Quiz (non e' la solita bazelletta dell'italiano, il francese e il tedesco)...
Cos'hanno in comune:
X - Architetto (dalla Polonia)
Y - Docente all'Universita' delle Nazioni Unite (dalla Corea)
Z - Farmacista (dalla Polonia)
L - Logopedista (dalla Spagna)
K - Dentista (dalle Filippine)
M - Insegnante di inglese (dalla Corea)
Ebbene, tutte queste persone:
Hanno un'eta' variabile fra i 24 e i 34 anni.
Hanno da poco traslocato a Ginevra.
Hanno lasciato di punto in bianco il loro lavoro.
Ne stanno cercando uno nuovo.
Stanno ricominciando da zero (ossia dalla lingua).
Sono donne.
Sono venute a Ginevra per seguire o raggiungere un uomo.
E poi si dice che l'amore non sia uno dei motori del mondo...
Insomma, faccio l'annuncio ufficiale. E' nato il club internazionale delle neoginevrine per amore. Per adesso non ha un fine specifico, ma di sicuro e' il mio rifornimento quotidiano di risate...
16 commenti:
Sono d'accordo, l'amore è decisamente quello che smuove le montagne. E poi devo essere d'accordo per forza, se no che le ho fatte a fare tutte quelle valigie?!
; )
Ciao
C'e' solo una cosa che continua a non tornarmi: tu hai mai conosciuto anche qualche "uomo con la valigia"? Perche' siamo sempre noi a spostarci?
Mmmh, è vero, hai ragione. Sarà che sono più pigri? O forse le donne qualche volta hanno più coraggio.
La mancanza di uomini con le valigie mi fa pensare che viviamo ancora in un mondo maschilista. Io ne conosco un paio, nessuno Italiano.
Per Eulinx: effettivamente spesso le donne mi sembrano piu' flessibili e adattabili.
Per lo Zio: dipende non solo da quanto e' maschilista il paese da dove provieni, ma anche da quello dove vai. In molti paesi gli uomini fanno ancora carriera molto piu' facilmente delle donne.
Quindi, ubi maior, minor cessat (anche se dire una cosa del genere in una relazione di coppia mi sembra agghiacciante... Pero' dal punto di vista economico e' cosi'!)
Lo so che e' una scelta razionale, pero' lo stesso mi intristisce.
OT: non vivo a new york, ma in un non meglio definito Sud Americano :))
Ops... Ho corretto il link. Sai com'e', avevo letto un post in cui dicevi di essere atterrato al JFK...
Tutto questo mi torna ssolutamente!
1- io stessa sono stata felicissima di andare all'estero (ma non per amore) quando ho fatto l'Erasmus in Inghilterra.
2- oggi sono effettivamente qui a braccetto di un ingegnere. Non so se mi ha portata come i pacchi di pasta della valigia, di fatto sono stata io a spingerlo a venire perche' un'esperienza internazinale mi sembrava interessante. Ma di sicuro ho mollato lavoro e vita in Italia per seguirlo.
Sono d'accordo che all'estero ci vadano sia gli uomini che le donne, ma in particolare mi chiedevo perche', quando si deve scegliere fra il paese di lui o il paese di lei (o il lavoro di lui e quello di lei), sia solitamente il primo a vincere...
Ciao!
Bel sito, mi sa che ti copio la lista degli italiani all'estero!
Qui siamo alcuni neoturkuensi per amore; a dire il vero di ragazze straniere che piazzano la tenda qui non ne conosco: solo ommini.
Mmmhhhhmmm.
A Ginevra ci sono uomini teletrasportati per amore?
Si potrebbe far conoscere le ginevrine agli uomini finlandesi e vedere chessuccede...
PS: Grazie per il link, ma potresti correggere, me rUggi, non rEggi...
...Mmmhhhhmmm.... per il caso anomalo di Turku, dove ci sono SOLO OMMINI nella valigia (cosi' ci intendiamo meglio! ;), forse la risposta potrebbe essere nelle qualita' straordinarie delle donne Finlandesi, che ci rubano tutti i maschi latini! ;-)
D'altra parte mi dicono (ma non ho mai potuto verificare) che le ragazze nordiche siano molto piu' emancipate di noi pappamolle mediterranee.
In ogni caso mi sembra un ottimo segno, di sicuro non ancora riscontrato a Ginevra fra gli espatriati che ho conosciuto di qualsiasi nazionalita' (ma ci sara' di sicuro l'eccezione alla regola...)
Per Stef: a volte si creano dei meccanismi di colpevolizzazione perversi...
Per spezzare una lancia per l'uomo nella valigia: nonostante sia arrivata a Ginevra con le spalle ben piu' larghe di quelle che avevo quando sono andata, da sola, a Liverpool, ambientarmi qui senza avere un'occupazione fissa e' stato molto piu' difficile.
Cio' non toglie che ne sia molto contenta...
Stef: e' il secondo link che scrivo sbagliato, sono un po' una frana, grazie della segnalazione!
Ehi, ma li' a Ginevra ci deve essere proprio qualcosa di speciale. Ma non ditemi che tutte queste donne sono venute per degli svizzeri! (scherzo...). A proposito dell'altro discorso posso dirvi che qui in Russia e' il contrario, sono solo maschi (e tanti) quelli che hanno deciso di abbandonare l'Italia per seguire la loro donna. E poi ci sono anche altri blogger (vedi Cubanite o Tragedie greche ad esempio) che dimostrano che i maschi italiani non hanno meno coraggio delle femmine.
Sto pensando, piuttosto, a come sta cambiando ormai l'emigrazione, questa "per amore" mi sembra stia diventando una voce sempre piu' rilevante e consistente, tra poco si potrebbe pure pensare di fare un club!
Con simpatia
ilrusso
Non me ne vogliano gli svizzeri: effettivamente quasi tutte hanno seguito o raggiunto degli 'expatriates', stranieri che sono qui per lavoro. Unica eccezione: la mia amica coreana che ha conosciuto uno svizzero negli stati uniti. A Ginevra gli stranieri rappresentano il 40% circa della popolazione...
Sono felice della "controstoria" degli uomini con la valigia in Russia, bilancia un po' la situazione. Quando si dice, il mondo e' bello perche' e' vario...
Posta un commento