lunedì, agosto 15, 2005

Festa col botto


Da Ginevra - Le feste di Ginevra si sono chiuse con la consueta enorme affluenza di pubblico: circa 600.000 gli spettatori ai grandiosi fuochi d'artificio sul lago di sabato sera, fra cui spiccava la moltitudine di turisti arabi, che hanno affollato Hilton, Beau Rivage e i grandi hotel del lungolago con il loro ricco seguito.

Solo oggi pero' un'ombra scende sui giorni di festa (e di business): uno dei quattro quotidiani di Ginevra ci comunica che, nella notte fra sabato e domenica (all'una e mezza, quando cioe' gli stand erano ancora affollati), un giovane francese e' stato ucciso a coltellate nel centralissimo Jardin Anglais per una banale lite. La notizia non compare negli altri tre giornali, ma viene comunicata nel telegiornale della Svizzera Romanda.
Ben 48 ore dopo l'accaduto.

Forse, mi sono detta, prima di dare la notizia Ginevra ha voluto aspettare che partisse la carovana delle Maserati che rombano in centro citta', delle guardie del corpo nerborute, dei giovani rampolli sauditi vestiti all'ultima moda e delle donne velate che svuotano i negozi del centro.

Forse, come sostiene la mia professoressa, antropologa e Ginevrina, la citta' e la sua stampa non osano guardare in faccia i lati oscuri di Ginevra e preferiscono celare gli episodi criminalita' e disagio.

Forse, anche nella citta' della Rolex, non e' tutt'oro quel che luccica.

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