venerdì, agosto 19, 2005

En France!

Da Ginevra - Terminati gli impegni universitari e lavorativi, e' arrivato l'atteso momento: vacanza!

Da domani e per due settimane la nostra TraValicando mobile girera' sulle strade di Francia verso Normandia e Bretagna, vagando fra chambres d'hôtes e gîtes. Non garantisco una corrispondenza di viaggio, potrebbe capitare che saremo troppo impegnati a divertirci per cercare un Internet Cafe'.

Pero' passate pure di qua ogni tanto, non si sa mai...

giovedì, agosto 18, 2005

La Terra Vista dal Cielo

Da Ginevra -


Forse i milanesi riconoscono queste foto, tratte da una splendida mostra fotografica che si e' tenuta a dicembre 2004 in centro citta'. Anche i ginevrini riconosceranno le immagini, perche' la stessa mostra e' visitabile, fino a meta' ottobre, al Parco dei Bastioni.


"La Terra Vista dal Cielo"e' una incredibile raccolta di scatti aerei con i quali il fotografo francese Yann Arthus Bertrand gioca fra realta' e apparenza, immagini note viste da punti di vista inusuali oppure luoghi e situazioni inediti scovati negli angoli piu' disparati del globo.


E soprattutto e' un spunto per riflettere sui temi dello sviluppo sostenibile e sullo sfruttamento delle risorse del pianeta da un punto di vista differente.


Per i non milanesi e i non ginevrini, le splendide foto di Arthus Bertrand sono anche qui.

Consigliato da TraValicando.

mercoledì, agosto 17, 2005

A ciascuno il suo (rifugio antiatomico)

SVIZZERA-LUGANO CITTA'-In contesto signorile con splendida vista lago a due passi dal centro, appartamento composto da: soggiorno doppio con camino, cucina arredata, 3 camere, 3 bagni e due terrazze. Con l'appartamento si vendono 2 posti auto coperti, la cantina e le parti comuni che comprendono il rifugio antiatomico e la lavanderia.
(http://vacanze.casa.it/affitto/casa/vacanze/COMO/APPARTAMENTO/...)

Da Ginevra - Una cosa salta immediatamente all'occhio riguardo agli Svizzeri: sono un popolo prudente. Si assicurano su tutto, programmano tutto in anticipo e seguono sempre le regole.

Eppure non ci volevo credere, quando mi hanno detto che la neutrale Svizzera e' l'unico paese al mondo ad aver reso obbligatoria la costruzione di un rifugio antiatomico in tutti i nuovi edifici. Ma non solo: in tutta la Svizzera ci sono migliaia di bunker militari camuffati da chalet o nascosti nella campagna, a volte veramente pittoreschi, che ora vengono riutilizzati per gli scopi piu' diversi (questo, ad esempio, o questo).

Ma torniamo ai rifugi antiatomici. Marta abita in una villetta in tranquillo paesino del cantone di Ginevra, costruita non piu' di 15 anni fa. Nel piano interrato, di fianco ad una piccola taverna e alla lavanderia, una porta blindata (tipo cassaforte) dello spessore di circa 40 cm delimita un piccolo rifugio monofamiliare, attrezzato con un armadio per le provviste, un sistema per la purificazione forzata dell'aria con generatore, una finestra completamente schermata dalla quale si puo' accedere ad una botola di sicurezza che sbuca nel giardino, nel caso le macerie della casa impedissero di uscire dalla porta.

Pare che dei poliziotti siano venuti per verificare lo stato di funzionamento del bunker e l'abbiano rimproverata aspramente per averlo utilizzato come ripostiglio ("si ricordi che in caso di guerra nucleare potrebbe essere obbligata ad utilizzarla per mesi o anni, lo spazio e' importante"). Poi le hanno spiegato come comportarsi anche nel caso di attacco chimico.

Nel mio palazzo invece il bunker, un grande locale comune, e' stato reso inutilizzabile suddividendolo irrispettosamente in tante piccole cantine tramite pareti di legno. Una di quelle contiene la MIA scorta di sopravvivenza, costituita da chili di pasta, polpa di pomodoro, macine del Mulino Bianco, olio extravergine d'oliva, vino italiano che mi porto direttamente da casa per allietare i miei giorni svizzeri. Rimangono la porta blindata e il depuratore d'aria (non si sa se funzionanti), ma la schermatura della finestra e' stata forzata per fare passare la canna per innaffiare il giardino.

Si vede proprio che nel condominio siamo quasi tutti stranieri...

Risparmio e Economia

Da Ginevra - A proposito del costo della vita impazzito in Italia. E pensare che qui io vado tutte le settimane a fare la spesa in Francia, perche' costa molto meno...

Da Milano in Svizzera per comprare le vacanze

Pacchetti vacanze fino a 50% meno cari. Anche quest'anno i turisti lombardi prendono d'assalto le agenzie di viaggio ticinesi.

(...)

«Prima si andava oltre frontiera solo per il pieno di benzina. Oggi, l'aumento del carovita e l'esplosione dei prezzi», dice Marisa Mentasti dell' Adiconsum di Varese, «spinge molti italiani a fare la spesa in Ticino. Lì perfino i prodotti alimentari costano meno»
(
leggi l'articolo di Swissinfo.ch).

Dedicato a chi dice che l'aumento dei prezzi con l'euro e' una chimera e che l'Italia e' ricchissima.

lunedì, agosto 15, 2005

Dimenticavo...

... Buon Ferragosto e buone vacanze a tutti!

Da Ginevra, dove il 15 e' un anonimo giorno agostano, Ferragosto mi evoca bomboloni e pedalo' a Rimini (dove non sono mai stata), gite fuori porta in vespa (che non ho mai fatto), code sull'autostrada del Sole (beh, quelle si' che ho provato a farle...).

E' una nostalgia farlocca, un po' come quando ascoltavo Venditti: stramaledetto, chissa perche' le sue canzoni mi facevano gia' venire nostalgia della scuola che ancora andavo al liceo e impazzivo sulle versioni di latino...

Insomma, mi mancate, accidenti, ma l'unica ad ammetterlo e' una strana proiezione del mio inconscio...

Festa col botto


Da Ginevra - Le feste di Ginevra si sono chiuse con la consueta enorme affluenza di pubblico: circa 600.000 gli spettatori ai grandiosi fuochi d'artificio sul lago di sabato sera, fra cui spiccava la moltitudine di turisti arabi, che hanno affollato Hilton, Beau Rivage e i grandi hotel del lungolago con il loro ricco seguito.

Solo oggi pero' un'ombra scende sui giorni di festa (e di business): uno dei quattro quotidiani di Ginevra ci comunica che, nella notte fra sabato e domenica (all'una e mezza, quando cioe' gli stand erano ancora affollati), un giovane francese e' stato ucciso a coltellate nel centralissimo Jardin Anglais per una banale lite. La notizia non compare negli altri tre giornali, ma viene comunicata nel telegiornale della Svizzera Romanda.
Ben 48 ore dopo l'accaduto.

Forse, mi sono detta, prima di dare la notizia Ginevra ha voluto aspettare che partisse la carovana delle Maserati che rombano in centro citta', delle guardie del corpo nerborute, dei giovani rampolli sauditi vestiti all'ultima moda e delle donne velate che svuotano i negozi del centro.

Forse, come sostiene la mia professoressa, antropologa e Ginevrina, la citta' e la sua stampa non osano guardare in faccia i lati oscuri di Ginevra e preferiscono celare gli episodi criminalita' e disagio.

Forse, anche nella citta' della Rolex, non e' tutt'oro quel che luccica.

venerdì, agosto 12, 2005

Ah, l'amore...

Quiz (non e' la solita bazelletta dell'italiano, il francese e il tedesco)...

Cos'hanno in comune:

X - Architetto (dalla Polonia)
Y - Docente all'Universita' delle Nazioni Unite (dalla Corea)
Z - Farmacista (dalla Polonia)
L - Logopedista (dalla Spagna)
K - Dentista (dalle Filippine)
M - Insegnante di inglese (dalla Corea)

Ebbene, tutte queste persone:

Hanno un'eta' variabile fra i 24 e i 34 anni.
Hanno da poco traslocato a Ginevra.
Hanno lasciato di punto in bianco il loro lavoro.
Ne stanno cercando uno nuovo.
Stanno ricominciando da zero (ossia dalla lingua).
Sono donne.
Sono venute a Ginevra per seguire o raggiungere un uomo.

E poi si dice che l'amore non sia uno dei motori del mondo...

Insomma, faccio l'annuncio ufficiale. E' nato il club internazionale delle neoginevrine per amore. Per adesso non ha un fine specifico, ma di sicuro e' il mio rifornimento quotidiano di risate...

lunedì, agosto 08, 2005

Dolce Italia

Da Ginevra - C'e' qualcosa per cui le donne italiane sono celebri e che fa impazzire gli stranieri in tutto il mondo. Qualcosa che in Italia diamo per scontato, ma che all'estero suscita meraviglia e desiderio. Qualcosa che in tutto il mondo porta lo stesso dolcissimo, invitante nome: il Tiramisu.

A dire il vero cosa ci sia di tanto misterioso nel piu' celebre dessert italiano mi sfugge ancora, ma non c'e' dubbio che nell'immaginario internazionale abbia trovato un suo posto unico e privilegiato. Da quando sono qui ben tre persone mi hanno chiesto (di punto in bianco, senza che io lo citassi) se fossi veramente in grado di prepararlo (vabbe', forse questo e' solo sintomo della mia scarsa reputazione culinaria), mentre altri mi hanno chiesto di farlo e insegnarglielo (e questo e' indubbio sintomo di fiducia!).

Cosi' oggi sono andata a prendere il mio bel mascarpone Galbani alla Coop e ho fatto tiramisu in quantita' industriale per poter accontentare tutti gli affamati, verificando cosi' anche di avere l'attrezzatura necessaria per poter fare il mio corso di cucina.

Intanto, per essere all'altezza del mio ruolo di vestale del dessert al caffe', mi sono documentata sull'argomento: su Google risultano 876.000 siti che parlano di tiramisu (fra cui il mitico sito americano heavenlytiramisu), poco meno di quelli che citano le lasagne (1.140.000) ma piu', ad esempio, del risotto (727.000).

Ovviamente la pizza stravince con 17.900.000 occorrenze. Ma questa e' concorrenza sleale. In fin dei conti stiamo parlando della regina della cucina italiana...

--
Questo post e' dedicato a Sergio, che ci ha indicato la via (o meglio a sua mamma...)

venerdì, agosto 05, 2005

Dalla terra di Genghis Khan


Da Ginevra - Miracoli di questa citta'. Fra tutte le persone di nazionalita' strane conosciute finora, quella di oggi e' di sicuro la piu' stupefacente: una ragazza che viene dalla Mongolia e ha studiato elettronica in Polonia. Ora e' a Ginevra a studiare il francese, ospite della sorella, che ha studiato e lavora qui e ha sposato un marocchino.

Purtroppo parla ancora poco francese, e sia il mio polacco che il mio mongolo sono piuttosto scarsi...

giovedì, agosto 04, 2005

Estate sul lungolago

Da Ginevra - Come una ragazzina che finisce la scuola, la citta' un po' seria e sonnecchiosa d'inverno si sveglia d'estate, per esplodere di gioia ad agosto. Sara' il sole che finalmente si fa sentire, sara' il business del turismo... Fatto dopo la festa nazionale, dal 4 agosto, cominciano a ruota i dieci giorni delle Fêtes de Genève.


Ieri sera io e M abbiamo fatto una passeggiata sulla rada, che e' diventata un immenso lunaparc, con le giostre illuminate che coronano entrambe le rive del lago; fra un venditore di barbe-à-papa (lo zucchero filato - chi ci pensava che fosse all'origine del cartone animato?) e un tirassegno in cui si esercitavano militari in divisa (che onta, se mancano il bersaglio!) ci siamo buttati sull'ottovolante vicino al parc La Grange, che oltre al piccolo brivido offre una vista su Ginevra e sul lago spettacolare !

Al parco d'altra parte suonava la malinese Rokia Traore, all'interno dalla interessantissima (e gratuita) rassegna di World Music che ogni mercoledi' e venerdi' estivo affolla il prato della villa. Suonare e' dire poco: lo spettacolo vero era vederla ballare, un fascio di muscoli che salta in simbiosi con una base ritmica insistente e ipnotica come solo in Africa.

Questa sera, fuochi d'artificio sul lago!

mercoledì, agosto 03, 2005

Non siamo soli

Da Ginevra - Sono andata a cercarmi altri blog italiani "corrispondenti dall'estero". Il risultato sono i link sulla destra. Qualcuno ne conosce altri?

Certo che Ginevra, in confronto all'Egitto, al Brasile o a Tokio, e' proprio dietro l'angolo, quasi non sembra di essere all'estero. In fin dei conti quando mi gira posso prendere la macchina, e in tre ore e mezza sono a casa...

martedì, agosto 02, 2005

Il giro del mondo in ottanta stati

Da Ginevra - Oggi primo giorno del nuovo ciclo di francese all'universita' e nuova immersione fra la gente delle nazionalita' piu' disparate. Ho disegnato una piccola mappa delle nazionalita' delle persone che ho frequentato finora a Ginevra:


(aggiornato al 4/8/05)

Senza contare le varie combinazioni, del tipo:

* Portoghese nata in Mozambico, trasferita in Portogallo ma che ha studiato a Ginevra e sta per sposare un Italiano.
* Iraniana cresciuta New York che ora vive a Ginevra dalla sorella, che e' sposata con un Italiano che vive a Milano.
* Coreana che ha studiato a Londra, ha conosciuto suo marito (Francese) ad un corso di arabo in Egitto, e ha lascito il suo lavoro in Giordania per raggiungerlo a Ginevra (giuro che è vero!)

E ai corsi sono iscritti anche tre Bin Laden...

It's a small, small world...

Primo Agosto

Da Ginevra - Folcloristico (con i falo' contemporanei in tutte le citta' di Svizzera, i gruppi di yodel in costume), colorito (con le bandierine sulle macchine, i bambini con le lanternine svizzere, le case decorate a festa) ma niente affatto scontato o retorico. Il mio primo 1 agosto e' stato sorprendente e interessante.


Innanzi tutto per la partecipazione. Per immaginare un analogo dispiegamento di bandiere italiane dovrei tornare con la memoria alla vittoria del Mundial dell'82. La svizzera festeggia con sorprendente coinvolgimento un
patto che risale al 1291 - quando i tre stati di Uri, Unterwald e Schwytz firmarono un documento di mutuo soccorso, per "la sicurezza e la pace". Dico, 714° anniversario. Non mi ero mai resa conto che questo staterello avesse una storia cosi' lunga. E che alla sua origine non ci fosse una guerra, ma un patto di difesa.


Certo, la Svizzera non e' nata con 26 cantoni (proprio Ginevra si e' aggiunta come fanalino di coda nel 1815). Ma l'aria che si repira e' quella di uno stato federale, non solo quella di una federazione di stati (e su questa sottile differenza semantica si potrebbe aprire un dibattito sulle proposte federali all'italiana).

E, almeno a Ginevra, nel giorno della sua festa la Svizzera ha guardato al mondo: nel suo discorso il sindaco ha ringraziato le comunita' straniere presenti nella citta' (in particolare Portoghesi, Italiani e Spagnoli). Ha indicato la vocazione europea di Ginevra, storica e attuale. Ha parlato del suo ruolo di sede di organizzazioni internazionali e ha stigmatizzato il terrorismo, ma anche le violazioni di Guantanamo. Ha invitato il WTO a dare ascolto ai manifestanti brasiliani e di vari paesi del sud del mondo che proprio in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce in citta'.

Poi c'e' stata la festa, i volti severi dei riformatori scolpiti sul muro del parco dei bastioni sono stati illuminati dai fuochi d’artificio, la musica ha acceso la serata, i bambini hanno giocato coi botti sotto gli occhi attenti dei pompieri. Poi tutti a prendere il tram, si torna a casa.