martedì, gennaio 11, 2005

Déjà vu

Da Milano - La prima volta e' successo con L'ultimo bacio di Muccino. Poi e' stato il turno di Casomai e Volevo solo dormirle addosso. Sembra che ormai cinematografia e letteratura abbiano finalmente dato un taglio alla stracitata generazione dei sessantottini e siano finalmente in grado di parlare in maniera verosimile della MIA generazione, finora piuttosto negletta e maltrattata.

Sara' forse che siamo diventati sufficientemente adulti da esprimerci, o forse abbiamo acquisito sufficiente potere d'acquisto per farci produrre ?

Fatto sta che e' appena uscito per Red Dress Ink l'ultimo, sorprendente caso di libro che si immedesima con efficace realismo nella vita dei trentenni milanesi (anzi, delle trentenni, inserendosi nel filone di gran moda dei libri-diario al femminile).

Qualcosa bolle in citta', romanzo leggero e veloce della trentaduenne milanese Camilla Vittorini, mi corrisponde a tal punto da essere quasi inquietante. La protagonista si occupa con scarse soddisfazioni professionali di comunicazione a Milano, fa la pendolare tutti i giorni, ha una passione per la letteratura anglosassone, fa yoga, adora gli happy hour. Condivide con me perfino la passione per Charlie Brown.



Diversamente da me Sabrina ovviamente e' single - le storie su cellulite, shopping e pene d'amore fanno parte del solito cliché alla Bridget Jones (cosa aspettarsi senno' in una collana che ha pubblicato libri come L'amore, il matrimonio e i chili di troppo, Meglio male accompagnata che single, Cercasi uomo last minute?).

Insomma, a parte quell'insignificante dettaglio che in questo libro e' la trama Sabrina e' il mio alter ego. O meglio, l'alter ego della vecchia Aria, perche' io come al solito sono gia' in movimento verso un nuovo cambiamento.

Sono troooppo avanti, direbbe un amico.

14 commenti:

Dibbe ha detto...

L'ultimo bacio l'ho trovato un film terribile. È vero che racconta con una qualche aderenza alla realtà la vita dei 30enni, ma è pieno di nulla, non aggiunge niente di suo; sostanzialmente inutile.

AriaCielo ha detto...

Ma un film deve essere utile?

Dibbe ha detto...

Quando guardo un film e quindi perlomeno impiego il mio tempo (se non il mio denaro al cinema) vorrei averne in cambio qualcosa, se non altro la sensazione di non aver sprecato due ore.

AriaCielo ha detto...

Io l'ho trovato un film piacevole da guardare (e quindi utile perche' vado al cinema per piacere? boh, di questo non sono sicura), ben fatto da un punto di vista narrativo e cinematografico e comunque uno spunto interessante di discussione (il che, mi rendo conto, e' molto soggettivo, visto che, grazie al cielo, al di la' delle suddivisioni generazionali "spannometriche" ognuno ha caratteri ed interessi diversi).

Non credo che un film debba avere per forza un messaggio forte e univoco - che a mio parere l'Ultimo Bacio non ha (anche se ho sentito persone di opinione contraria, ma ognuno mi proponeva una diversa 'morale'...)

Raccontare bene una storia coinvolgente non basta?

Aria

Anonimo ha detto...

Per me L'ultimo bacio ha una sua morale: se intacchi la fiducia del tuo parter rischi di rovinare il rapporto per sempre ....

Anonimo ha detto...

Per me la morale e`: se vuoi andare con'altra non farti beccare e non fidarti degli amici :-)

AriaCielo ha detto...

Ho come lensazione di sapere questa volta chi sono gli anonimi...

AriaCielo ha detto...

Ops, mi e' partito il commento senza volerlo (lensazione sarebbe "la sensazione").

Per me e' la storia di una persona confusa e insicura al momento di prendere scelte importanti. Ogni scelta ha le sue conseguenze. Ma nessuno ha il monopolio della confusione e dell'insicurezza...

Anonimo ha detto...

il post delle 11-53 è mio. gm @Silvia: ci avevi azzeccato?

AriaCielo ha detto...

Si', mi ricodavo che ne avevamo parlato quando e' uscito. Secondo te invece di chi e' il commento successivo? Io voto per Max

Dibbe ha detto...

Quello che ti dà un film non è necessariamente una morale (che a mio parere è sempre nella testa dello spettatore e non in quella del regista, il quale al massimo ne può suggerire una), anche il divertimento può essere un buon contraccambio. Quel film invece al più mi ha dato tristezza per il vuoto che incombe...

(Leggerà qualcuno un commento a una pagina così vecchia?)

AriaCielo ha detto...

Io l'ho letto!

Quello che dici mi ricorda la ragione per cui non guardo i film dell'orrore: chi me lo fa fare di soffrire per due ore???

Comunque al di la' dei gusti e dei meriti artistici mi sembra si possa concludere che e' un film che accende il dibattito!!

Anonimo ha detto...

Ho letto quel libro, e ho conosciuto anche il fidanzato della scrittrice.
E'uno sfigato.

AriaCielo ha detto...

Geloso? :)