mercoledì, ottobre 19, 2005

L'elefante e il dragone

Ambientazione: Ginevra, palestra "Harmony"
Colonna Sonora: campanelli orientali appena udibili.
Situazione: lezione di Thai Chi
Personaggi:
Un'italiana a Ginevra (a caso)
Un'insegnante giapponese, nel ruolo del maestro Miagi (metti la cera, togli la cera... se Karate Kid vi dice qualcosa)
Una gentile signora francese.

L'insegnante indossa una comoda veste blu di cotone, come un pigiama, ma con colletto stondato alla cinese e laccetti al posto dei bottoni. E' una simpatica signora con i capelli a caschetto; come accade spesso agli orientali, ha un'eta' indefinibile, potrebbe aver gia' visto 35 come 60 primavere. Parla un francese fluente con uno spiccato accento orientale. Flancese, direi anzi. Ogni tanto e' felice e ride gentilmente.

La compagna di corso e' una signora francese di mezza eta'. Capelli corti di un bel grigio orgoglioso, aspetto sportivo, non fa certo thai chi per la prima volta.

Cominciamo. Movimenti lenti, aggraziati, spesso in equilibrio (nel mio caso precario). Seguo la prof con dedizione e cura, seppure con un po' di incertezza. Cerco di imitare i dolci movimenti che sembrano passi di danza, anche se mi sembra di essere l'elefante di Fantasia. Lei spiega pacatamente nel suo flancese olietale. Deve essere molto felice, perche mi guarda e ride.
Vabbe'.

Continuiamo la lezione. Mentre la mia compagna esegue i movimenti senza problemi, la prof si avvicina ridendo (che popolo felice, i giapponesi...). E mi spiega qualcosa in flancese. Peccato che io parli gia' un francese mediocre, figuriamoci il flancese. Le chiedo se puo' rispegarmelo, sono straniera. E lei: non c'e' problema! Posso spiegare in inglese! Ovviamente amelicano...

Ora: immmaginatevi il proverbiale elefante nel negozio di cristalli che segue dei movimenti strani. Immaginate una soave insegnante giapponese che, per poter spiegare contemporaneamente a me e all'altra adepta, parla senza preavviso a tratti in flancese e a tratti in amelicano. Cose del tipo:

Inspilez avec mouth.
You can mouve youl coude doucement.

Ogni tanto ci infila una qualche parola orientale. E soprattutto, quando mi guarda, e' cosi' inspiegabilmente felice...


- - -


PS: se la memoria del maestro Miagi vi ha fatto venire una crisi nostalgica, ecco un gioco ispirato al mitico (?) film. Grazie a Emasoft.

5 commenti:

Eulinx ha detto...

Mmmh...sembra un po' la lingua che parlo in Germania con gli amici di Sean. Solo col tedesco al posto del francese!
Ho aperto il link al giochino di Miagi e ora credo d'esserci andata a rota.
Torno a giocare, ciao!
Suuuu.....Giùùùù....Suuuuu.....Giùùùù

AriaCielo ha detto...

Si vede che io non sono una grande allieva. Sono riuscita a prenderne una sola, di mosca...

Eulinx ha detto...

Io nemmeno una...
: (

AriaCielo ha detto...

Beh, bisogna vedere quante partite hai fatto... ;-)

AriaCielo ha detto...

(io mi sono data da fare... :)